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IL BILANCIO DELLA CRISI


porto del trasferimento, anche quando è signifcativo, non è quasi mai tale da permette-
re di scavalcare la soglia di povertà assoluta, visto il bassissimo livello del reddito di par-
tenza dei benefciari.
Con il passaggio dalla vecchia alla nuova carta, raddoppierebbe la quota di famiglie
in povertà assoluta interessate dal trasferimento (dall’8% al 17%), anche se va osservato
che comunque la grande maggioranza dei nuclei che si trovano in povertà assoluta ri-
marrebbe fuori da questi schemi. Infatti il requisito molto stringente defnito in termini di
Isee rende estremamente improbabile che un nucleo non povero in senso assoluto pos-
sa ricevere la nuova carta acquisti. Pertanto con la nuova carta si riduce notevolmente il
numero di famiglie che non sono povere assolute e che ricevono il trasferimento, come
mostra bene la tab. 6.2. D’altra parte, vi sono molte famiglie che si trovano in povertà as-
soluta, secondo il criterio delle soglie Istat, ma che presentano un indicatore Isee supe-
riore a 3.000 euro annui. E queste famiglie rimangono escluse dalla nuova carta acquisti,
così come sono esclusi anche i nuclei poveri assoluti ma privi di minori.

Tab. 6.1 Povertà assoluta e percezione della Carta Acquisti

Vecchia Carta Acquisti Non la riceve La riceve Totale
Non in povertà assoluta 92,0% 1,9% 93,9%
In povertà assoluta 5,6% 0,5% 6,1%
totale 97,6% 2,4% 100%
Nuova carta acquisti Non la riceve La riceve Totale
Non in povertà assoluta 93,8% 0,09% 93,9%
In povertà assoluta 5,1% 1,03% 6,1%
Totale 98,9% 1,12% 100%


Tab. 6.2 Gli efetti della nuova Carta Acquisti sulla povertà assoluta

% famiglie in povertà assoluta che ricevono la Carta 16,9%
Rapporto trasferimento/reddito per le famiglie in povertà assoluta che lo ricevono 106%
% famiglie in povertà assoluta prima del trasferimento 6,09%
% famiglie in povertà assoluta dopo il trasferimento 6,02%
Indice Gini prima del trasferimento 0,29318
Indice Gini dopo il trasferimento 0,29210

Rispetto all’impatto sulle famiglie in base alla collocazione geografca e alla composi-
zione interna, con la nuova carta acquisti la percentuale di famiglie residenti nelle regioni
meridionali destinatarie dell’intervento diminuirebbe marginalmente, a favore delle re-
gioni del Nord (Tab. 6.3, anch’essa costruita simulando una generalizzazione della nuova
carta a tutte le famiglie italiane).
Molto forti sarebbero invece gli efetti redistributivi tra tipi di famiglie all’interno
delle stesse regioni: visto che la nuova carta è riservata a famiglie con almeno un mino-
re, aumenterebbe decisamente la quota di famiglie benefciarie con molti componen-
ti. Un discorso analogo vale per l’età della persona di riferimento: con la nuova carta
le famiglie benefciarie avrebbero persone di riferimento con meno di 50 anni nel 90%
dei casi.
Tuttavia corre l’obbligo di precisare che l’impatto sul 2014 dell’introduzione di questa
misura è assolutamente incerto, dal momento che la sperimentazione in corso sui dodici
comuni dovrebbe concludersi in estate e contestualmente si dovrebbe dare il via all’e-
stensione della stessa ai comuni del centro-nord, ma con modalità e tempi ancora inde-
fniti.




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