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LE POLITICHE CONTRO LA POVERTÀ IN ITALIA / RAPPORTO 2014


no soggette ad Irpef prima dell’intervento del Governo Letta sulla detrazione da lavo-
ro dipendente. Provvedimenti che intervengono sull’Irpef non possono quindi essere
molto utili in funzione di contrasto della povertà economica, a meno che non con-
tengano elementi di imposta negativa, proprio come nel caso del bonus di 80 euro al
mese.
Si tratta quindi di un possibile, ancora modesto, punto di svolta nel disegno dell’im-
posta personale sul reddito, verso modelli di imposta negativa. L’adozione su più va-
sta scala (nel senso di importi maggiori) di questo modello richiederebbe però un ri-
disegno generale dell’Irpef, dal momento che si dovrebbe prendere in considerazione
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il reddito dell’intero nucleo familiare (come nell’Earned income tax credit americano),
mentre oggi l’Irpef è un’imposta che colpisce il reddito individuale.

Fig. 8.1 Percentuale di famiglie che dopo la manovra Renzi ottengono
una riduzione dell’Irpef o nessuna variazione nel 2014































Nella Fig. 8.2 abbiamo messo a confronto la variazione percentuale del reddito dispo-
nibile per ogni 5% delle famiglie italiane a seguito dei tre provvedimenti già discussi in
precedenza (la curva in basso è la stessa curva di sintesi presente nella Fig. 8.1) e la va-
riazione di queste tre misure più il bonus. La linea tratteggiata più in alto mostra invece
l’efetto della sola riforma Irpef annunciata da Renzi, a partire da un reddito familiare che
incorpora già le variazioni di Irpef, Iva e imposte immobiliari. Si è già detto che i redditi
più bassi ottengono un bonus assai inferiore alla media, ma il loro reddito è così mode-
sto che questo bonus rappresenta per essi una quota del reddito familiare superiore ri-
spetto ai ventili successivi.
Se aggiungiamo ai tre provvedimenti esaminati nelle pagine precedenti la probabile
nuova Irpef dopo il bonus, l’efetto rispetto al 2013 è un guadagno per tutte le famiglie.
Poiché però il bonus in termini assoluti è piuttosto contenuto, esso non è in grado di spo-
stare un numero signifcativo di nuclei al di fuori dell’area della povertà: nulla di sostan-
ziale cambierebbe su difusione e intensità della povertà, come è evidente dalla Tab. 8.1.





16 L’Earned Income Tax Credit (EITC) è uno strumento di contrasto alla povertà che prevede l’attribu-
zione di un credito d’imposta ai working poors («lavoratori poveri»). In tal modo si interviene a
sostegno del reddito attraverso una riduzione del carico fscale, che per i lavoratori che vivono in
famiglie a reddito basso diventa appunto un’imposta negativa, cioè un trasferimento monetario.

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