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IL BILANCIO DELLA CRISI


Fig. 8.2 Variazione percentuale del reddito disponibile delle famiglie
a seguito delle variazioni di Irpef, Iva, imposta sulla prima casa e proposta Irpef
del governo Renzi nel 2014, per ventili di reddito disponibile equivalente






















Tab. 8.1 Difusione e intensità della povertà, prima e dopo le variazioni di policy

Prima Dopo le modifche Dopo le modifche a Irpef,
a Irpef, Iva e Tasi Iva e Tasi e la nuova Irpef
del governo Renzi
Povertà assoluta
Difusione 6,09% 6,11% 5,9%

Intensità 38,6% 38,8% 39,5%
Povertà relativa
Difusione 16,5% 16,6% 16,6%
Intensità 31,3% 31,2% 31,4%




LA NUOVA IRPEF DEL GOVERNO RENZI: QUALI CONSEGUENZE PER I POVERI?
• In media tutte le famiglie italiane dovrebbero benefciare di una riduzione Irpef pari a 251 euro all’anno, che diven-
tano 655 per i nuclei che in efetti la ottengono.
• Sarebbero interessate dal provvedimento il 25% delle famiglie in povertà assoluta e il 41% delle famiglie in povertà
relativa.
• Per tutte le famiglie povere in termini assoluti l’incremento di reddito si attesta in media sui 101 euro all’anno, e per
quelle in povertà relativa sui 210 euro, molto meno rispetto alle famiglie non povere.
• Lo sgravio Irpef annunciato da Renzi aiuta infatti soprattutto i lavoratori a reddito basso, non le famiglie povere:
solo una parte dei lavoratori a reddito basso vive in famiglie povere, e solo una piccola parte delle famiglie po-
vere era soggetta ad Irpef prima della riforma.

• La parte maggiore dello sgravio complessivo va alle famiglie della fascia centrale della distribuzione, perché in
esse sono più frequenti i nuclei in cui vi sono due o più percettori di reddito da lavoro dipendente, e perché questi
lavoratori più probabilmente sono occupati per l’intero anno.

La maggior parte delle famiglie povere, in termini assoluti e relativi, non viene toccata
dal provvedimento.













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