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LE POLITICHE CONTRO LA POVERTÀ IN ITALIA / RAPPORTO 2014



cittadini Comunitari e non solo ai residenti di cittadinanza italiana, includendo così i familiari di “cittadini
italiani o comunitari non aventi cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari di diritto di soggiorno o del dirit-
to di soggiorno permanente, ovvero ancora ai cittadini stranieri in possesso di permesso di soggiorno CE per soggior-
nanti di lungo periodo”. 11
Infne altri fondi per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale arrivano dal cosiddetto “Decreto Milleproro-
ghe” di fne dicembre che stanzia 300 milioni per il contrasto alla povertà. Su questo punto, il Ministro del
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lavoro Enrico Giovannini, intervenendo alla conferenza stampa dopo il Consiglio dei Ministri del 27 dicembre, ha
specifcato che “se sommiamo tutti i fondi che abbiamo messo in 6 mesi a sostegno del Sostegno per l’Inclusione At-
tiva, abbiamo complessivamente 560 milioni di euro solo per il 2014, a cui si sommano i 250 milioni della social
card tradizionale”. Dunque, in tutto, “810 milioni nel 2014 per la lotta alla povertà”. È stata infatti intenzione del Go-
verno Letta accorpare tutte le sperimentazioni un’unica progettualità, il SIA, appunto.
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Nel febbraio del 2014 in una nota pubblicata sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, si ap-
prende della ripartizione dei 167 milioni di euro aggiuntivi (provenienti dalla riprogrammazione di fondi europei
2006-2013), divisi in 140 milioni per il 2014 e 27 per il 2015 per il Sud Italia. Alla Campania nel 2014 e 2015 andrà il
30% di queste risorse; alla Sicilia 43 milioni e alla Puglia 34 milioni. Seguono Calabria (18,6 milioni); Sardegna (7
milioni); Basilicata (4,8 milioni) e Molise (1,9 milioni).
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Della NSC, che è descritta in dettaglio nel capitolo 3, si sintetizzano di seguito i tratti
principali (si veda Tab. 1).

TAB 1 – LA NUOVA SOCIAL CARD IN SINTESI

DOVE È FORNITA Dodici comuni più grandi
QUANDO Un anno (2014)
A CHI Famiglie con almeno un fglio minorenne
in grave povertà e in disagio lavorativo.
QUANTE FAMIGLIE LA RICEVONO 15.000
(stima)

CONTRIBUTO ECONOMICO Importo variabile secondo la dimensione
della famiglia (da 231 euro per due componenti
a 404 euro per cinque o più)
SERVIZI ALLA PERSONA Sì (sociali, educativi, formativi, per l’impiego)

SPESA ANNUA 50 milioni
Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Inps


Al decreto legge “Semplifca Italia” del febbraio 2012, contenente il disegno della
nuova misura, seguì il decreto attuativo nel gennaio 2013, per giungere alla prima fase di
implementazione locale nella primavera del 2013, e ancora – nello scorso autunno – alla
fase della selezione dei benefciari, in via di conclusione in gran parte delle città interes-
sate. Per verifcarne l’impatto sulla vita degli utenti, è necessario che dalla fruizione della





11 Questa specifca presente fn dal DL del Governo di ottobre 2013: Comma 6, Art. 7, Disegno di Legge,
Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di Stabilità
2014), comunicato alla presidenza il 21 ottobre 2013. Atto N.1120.
12 Decreto Legge 30 dicembre 2013, n. 150.
13 Intervento di Giovannini dopo il Consiglio dei Ministri n. 43 dal minuto 33: www.youtube.com/
watch?v=5asmP3QLD4Q
14 Fonte: Redattore Sociale, 3 febbraio 2014.

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