Page 53 - index
P. 53
LE POLITICHE CONTRO LA POVERTÀ IN ITALIA / RAPPORTO 2014
4.3.4 La valutazione
Il 22 novembre 2013 il Ministero ha presentato ai Comuni coinvolti nella sperimenta-
zione un “Piano per la valutazione” predisposto dall’ISFOL (Istituto per lo sviluppo della
formazione professionale dei lavoratori), in sui sono esplicitati la metodologia, gli stru-
menti e la tempistica della valutazione. Il sistema di valutazione presenta alcuni non
trascurabili elementi di complessità, basato com’è su una logica contro-fattuale, ossia
sull’osservazione dell’impatto sui benefciari e sui nuclei in simili condizioni di partenza
ma che non hanno benefciato dell’intervento. A fronte di scarse risorse si pongono inol-
tre problemi di implementazione. Di certo, se, come nel caso della sperimentazione del
Reddito Minimo d’inserimento, non dovesse essere approntato un sistema di monitorag-
gio e valutazione appropriato, la sperimentazione rischierebbe di non fornire validi input
per la realizzazione di politiche organiche di riduzione della povertà.
Inoltre, viene da chiedersi, alla luce dei recenti sviluppi (l’ampliamento degli stan-
ziamenti previsti - 167 milioni stanziati nel luglio 2013 e 40 milioni stanziati a dicembre
2013) se gli stanziamenti aggiuntivi rispetto agli iniziali 50 milioni seguiranno lo stesso
iter burocratico-gestionale valido per i 50 milioni iniziali o se, in considerazione delle cri-
ticità incontrate nella fase attuativa, il Ministero apporti modifche per i nuovi territori
interessati dalla sperimentazione. Nel caso in cui siano introdotti correttivi – certamen-
te auspicabili almeno per la riduzione dei tempi di erogazione – è tuttavia importante
che nella valutazione della sperimentazione si tenga conto dei cambiamenti introdot-
ti distinguendo nettamente i percorsi attivati: quello relativo allo stanziamento iniziale e
quello relativo alla seconda tranche di fnanziamenti. In caso contrario, gli esiti della va-
lutazione risulteranno infciati.
4.3.5 La tempistica
Nello scenario illustrato spicca la dilatazione dei tempi di erogazione, elemento già ri-
chiamato. Tra i casi più eclatanti di ritardo rispetto alla tempistica inizialmente ipotizzata
spicca la città di Roma, che ha aperto i termini di presentazione delle domande nel gen-
naio 2014, più di sei mesi dopo le altre amministrazioni, a causa dei ritardi provocati dal
rinnovo dell’amministrazione comunale. Come su Roma a livello locale, così a livello na-
zionale l’avvicendamento di tre governi, a partire dall’attuazione del decreto che ha isti-
tuito la Nuova Social Card, certamente non ha facilitato le cose in termini di implementa-
zione ma anche di visione e aggiustamenti in itinere della misura.
Un tema di fondo, dunque, consiste nella lentezza con cui le decisioni si irradiano dal
livello centrale a quello locale e le modalità con cui le scelte istituzionali ricadono concre-
tamente sui cittadini, in alcuni casi coinvolgendo il terzo settore e le organizzazioni del-
la società civile. Il risultato, dunque, è che ad oltre tre anni dalla decisione di stanziare 50
milioni di euro a sostegno degli individui e delle famiglie più povere, solo ora i possibili
benefciari iniziano ad essere toccati dall’intervento. Il ritardo è stato denunciato nel feb-
19
braio 2014, prima da organizzazioni come ActionAid, Caritas e Save The Children e più
di recente anche da esponenti delle amministrazioni locali.
20
4.3.6 La NSC nel sistema di welfare
I possibili fnanziamenti ulteriori
La sperimentazione consente di integrare il contributo nazionale utilizzando sia risor-
se comunali sia risorse di privati, ma quasi nessuna delle amministrazioni intervistate ha
19 Si veda: www.actionaid.it/2014/02/la-poverta-ai-tempi-della-nuova-social-card
20 Il Vice Sindaco uscente di Firenze dalla sua pagina Facebook si è espresso così: “Volete un esem-
pio di burocrazia che ostacola i bisogni dei cittadini? È la Social card, la carta acquisti lanciata
nel 2012 dal Ministero per sostenere le famiglie in difcoltà e che ancora non ha portato neppu-
re un euro di benefcio ai cittadini.” Per ulteriori indicazioni, si veda anche: www.facebook.com/
darionardella?ref=stream&hc_location=timeline
51