Page 9 - FlashReport2014
P. 9




2 Il caso Italia: una povertà

oltre gli argini










A sei anni dallo scoppio della crisi economico-finanziaria che ha investito l’Europa,
le prospettive di ripresa risultano estremamente fragili. L’Italia, nello specifico, sem-
bra palesare tutte le difficoltà e gli afanni di una nazione che ormai da tempo non
conosce segnali di miglioramento. Oggi nel nostro Paese vivono in povertà assoluta
2 milioni e 28mila famiglie, per un totale di 6 milioni e 20mila individui. L’incidenza
dei poveri sul totale della popolazione risulta in continua crescita, attestandosi al
7,9% per le famiglie e al 9,9% per gli individui.
Peggiora dunque la situazione sociale in Italia, dove un numero sempre maggiore di
persone non riesce a far fronte a quelle spese “base” (per beni e servizi) che garantiscono
1
una vita dignitosa. Dal 2007 (anno che anticipa lo scoppio della crisi) a oggi i livelli di 1. La definizione di povertà a
povertà risultano più che raddoppiati; in modo particolare è l’anno 2012 che segna l’ini- cui il presente contributo fa
zio dell’impennata più evidente, sia per le famiglie che per gli individui (Graf. 1). riferimento è quella descritta
dall’Istat come assoluta. L’in-
cidenza della povertà asso-
Grafico 1 – Incidenza della povertà assoluta in Italia – Anni 2007-2013 (valori %)
luta viene calcolata sulla base
di una soglia di povertà corri-
Individui Famiglie
spondente alla spesa mensile
12 minima necessaria per acqui-
10 sire il paniere di beni e servizi
che, nel contesto italiano e
8
per una determinata famiglia,
6 è considerato essenziale a
uno standard di vita minima-
4
mente accettabile. Vengono
2 classificate come assoluta-
mente povere le famiglie con
0
una spesa mensile pari o infe-
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
riore al valore della soglia
(che si diferenzia per dimen-
In termini di tendenze, i dati della statistica ufficiale consentono di evidenziare al- sione e composizione per età
meno due elementi: della famiglia, per riparti-
 si sta assistendo ad una recrudescenza delle ormai note situazioni di criticità; zione geografica e ampiezza
demografica del comune di
 accanto alle vecchie e irrisolte situazioni se ne aggiungono delle nuove, che
residenza). I dati presentati
definiscono inediti e diversificati percorsi di impoverimento.
nel testo si riferiscono al-
l’anno 2013; cfr. Istat, 2014, La
In primo luogo balza agli occhi la “questione meridionale”. Il Sud, che già da prima povertà in Italia, anno 2013.
della crisi evidenziava – come noto – una situazione di svantaggio, ora sembra vivere
situazioni di autentico dramma sociale. Nel Mezzogiorno le persone che vivono in
2
uno stato di povertà assoluta sono il 14,6% del totale (il 12,6% delle famiglie). In 2. Cfr. Istat, 2014, La povertà
termini assoluti si contano oltre 3 milioni di incapienti; proprio in queste aree, dun- in Italia, 2013.
que, si concentra il 50% delle persone e delle famiglie povere di tutta la nazione.
A richiamare l’attenzione in modo marcato sullo stato di criticità in cui versano
le regioni del Sud è anche l’ultimo rapporto Svimez (2014). Secondo quanto ripor-
tato nel recente lavoro dell’associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzo-
giorno, tali aree – oggi più che mai – si connotano di un mix di fattori sfavorevoli sia
sul fronte economico che sociale: alta incidenza della povertà, flessione dei consumi


|
Caritas Italiana | Flash Report su povertà ed esclusione sociale 2014 9
   4   5   6   7   8   9   10   11   12   13   14