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Opportunità e quesiti irrisolti, nelle politiche comunitarie di contrasto
alla povertà


A partire dalla Strategia Europa 2020 sono stati avviati specifici programmi d’azione,
le cosiddette “iniziative faro” (flagship initiatives), in sette settori fondamentali: inno-
vazione, economia digitale, occupazione, gioventù, politica industriale, povertà e
uso efficiente delle risorse.
Nell’ambito della lotta alla povertà e all’esclusione sociale, l’iniziativa faro è rap-
presentata dalla Piattaforma europea contro la povertà (European platform against
poverty and social exclusion), una struttura di confronto e coordinamento nata con
lo scopo di aiutare i Paesi dell’UE a centrare l’obiettivo di far uscire 20 milioni di per-
sone dalla povertà e dall’emarginazione. Su indirizzo della Commissione, la piatta-
forma prevede cinque ambiti di intervento:
 favorire l’adozione di misure trasversali e d’insieme, capaci di mettere in rete
un’ampia gamma di settori correlati al tema della povertà economica, come il
mercato del lavoro, il reddito minimo, l’assistenza sanitaria, l’istruzione, gli al-
loggi e l’accesso a conti bancari di base;
 un migliore uso dei fondi europei a sostegno dell’inclusione sociale;
 promozione e difusione di un’innovazione sociale basata sull’esperienza reale,
basata su un’accurata verifica del livello di funzionamento di tali attività, nel
settore delle politiche sociali;
 una maggiore collaborazione con la società civile, in un’ottica di partenariato
e valorizzazione del potenziale dell’economia sociale, per sostenere in modo
più efficace l’attuazione delle riforme;
 un maggiore coordinamento tra le politiche degli Stati membri, raforzando i
principi del metodo aperto di coordinamento e valorizzando occasioni di in-
contro, scambio e progettazione condivisa e partecipata.


Un ulteriore tassello importante di implementazione della Strategia 2020 è costituito
dal “Pacchetto di investimenti sociali” (Social Investment Package, d’ora in poi SIP), un
pacchetto di otto documenti contenenti indirizzi e orientamenti che dovrebbero
contribuire alla realizzazione degli obiettivi della Strategia Europa 2020, collegando
le riforme iscritte nelle raccomandazioni del semestre europeo ad un migliore e più
coordinato utilizzo dei fondi dell’Unione europea, in particolare nell’ambito di ap-
plicazione del Fondo sociale europeo (FSE). 8 8. Il pacchetto è stato adot-
L’introduzione del SIP non ha determinato l’avvio di nuove linee di finanziamento, tato dalla Commissione il 20
ma è stato finalizzato piuttosto ad un migliore utilizzo dei fondi attualmente esi- febbraio 2013.
stenti, oltre che ad un più elevato livello di responsabilizzazione di coinvolgimento
economico degli Stati membri. A tale riguardo, in linea con il contenuto delle Country
Specifc Recommendations espresse dalla Commissione nell’ambito delle procedure
previste dal semestre europeo, nel SIP si stabilisce che almeno il 20% dei fondi pre-
visti dal Fondosociale europeo e allocati in ciascuno Stato membro dell’Unione do-
vranno essere destinati al sostegno dell’inclusione e dell’investimento sociale.
A partire dalla sua adozione, sia l’Unione europea che gli Stati membri hanno va-
rato una serie di provvedimenti per l’attuazione delle misure auspicate nel pac-
chetto. Inoltre, l’Unione europea ha recentemente definito una roadmap, all’interno
della quale sono delineate le principali tappe di implementazione del pacchetto nel
2014, oltre a prevedere un sostegno economico per la valutazione e il monitoraggio
in itinere delle iniziative.
Rispetto a tale complesso volume di interventi dell’Unione Europea, Caritas Eu-
ropa e le single Caritas nazionali hanno manifestato elementi di soddisfazione e al-
cuni segnali di preoccupazione. In particolare, lo Shadow Report rappresenta lo


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Caritas Italiana | Flash Report su povertà ed esclusione sociale 2014 7
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