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Grafico 3 – Incidenza della povertà assoluta per età della persona di riferimento
Anni 2007-2013 (valori %)

9,5
10
8,7
9
7,6 7,9
8
6,7
7
5,6
6
2007
5
3,6 3,4 3,1
4 2013
3,0
3
2
1
0
fino a da 35 a da 45 a da 55 a 65 anni
34 anni 44 anni 54 anni 64 anni e oltre


Sul fronte della tipologia familiare, accanto alle difficoltà delle famiglie numerose si 6. Cfr. G. Cederna (a cura di),
aggiungono quelle dei nuclei a più ridotta numerosità. Dal 2007 ad oggi l’incidenza 2013, L’Italia sotto sopra. Atlante
della povertà assoluta nelle famiglie con 3 o più figli minori risulta raddoppiata, in dell’infanzia a rischio, Save the
Children; pp.130.
quelle con uno o due figli minori è più che triplicata (Graf. 4 ). Dunque, a diferenza
del passato, non è solo l’arrivo del terzogenito a decretare la probabilità di cadere 7. Per studiare l’associazione
in uno stato di povertà, ma di per sé già un figlio può costituire un elemento di ri- tra la ricchezza dei genitori e
schio. E rispetto a tali situazioni a pagare non sono solamente gli adulti. Le difficoltà quella dei figli viene utiliz-
delle famiglie si traducono per i minori nell’impossibilità di efettuare pasti adeguati, zato il coefficiente di elasti-
cità dei redditi, che quantifica
di poter acquistare libri o giochi adatti alla propria età, nel non avere uno spazio
la variazione del reddito dei
adeguato dove poter fare svolgere le proprie attività quotidiane, o ancora, nel non
figli all’aumentare del reddito
poter accedere ad attività sportive o a momenti di svago e di vacanza. E come ben dei padri. In un recente studio
evidenziato da Save the Children la «povertà per i bambini e per gli adolescenti vuol realizzato da Michele Rai-
dire innanzitutto privazione delle opportunità, della libertà di scelta, chiusura di oriz- tano, a partire da tale indica-
zonti, impossibilità di raggiungere e fissare dei traguardi». 6 tore è stata stilata una
graduatoria dei Paesi del-
È facile poi immaginare gli efetti di tale percorsi: generazioni future destinate a
l’OCSE in termini di trasmis-
ereditare un sistema nel quale disuguaglianza e povertà riducono gli investimenti
sione delle disuguaglianze. I
di capitale umano che vanno così a perpetuare le difficoltà “di partenza”, innescando Paesi con maggiore persi-
dei circoli viziosi dai quali è difficile afrancarsi. A tal riguardo segnaliamo numerosi stenza intergenerazionale del-
contributi della letteratura sociologica che evidenziano le dinamiche di riproduzione le disuguaglianze salariali
intergenerazionali delle disuguaglianze. 7 risultano essere: Stati Uniti,
Svizzera, Regno Unito e Italia.
In Italia oggi, è bene sottolinearlo, i minori poveri sono 1 milione e 434 mila (il
I Paesi nordici e il Canada si
8
13,8 del totale), quindi più di uno su dieci. La situazione anche in questo caso risulta caratterizzano invece per un
decisamente aggravata “dall’efetto crisi”; nel 2007 erano infatti circa 500 mila. grado di fluidità sociale mag-
giore. Per quel che riguarda
Grafico 4 – Incidenza della povertà assoluta tra le famiglie per tipologia familiare l’istruzione si evidenzia indi-
Anni 2007-2013 (valori %) stintamente in tutti i Paesi
che i livelli di istruzione rag-
25 giunti dai figli risentono si-
21,3
gnificativamente, e in misura
20
non troppo diferente, delle
13,4
15 2007 caratteristiche della famiglia
12,2 di origine. Cfr. M. Raitano,
10,2 10,5
10 2013 2013, Di padre in fglio. L’Italia
3,1 3,8 3,9 che non cambia.
5
8. Cfr. Istat, 2014, La povertà in
0
Famiglie con Famiglie con Famiglie con 3 Famiglie con almeno Italia, anno 2013.
un figlio minore 2 figli minori e più figli minori un figlio minore

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Caritas Italiana | Flash Report su povertà ed esclusione sociale 2014 11
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