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LE POLITICHE CONTRO LA POVERTÀ IN ITALIA / RAPPORTO 2014



I CAMBIAMENTI DELL’IRPEF: QUALI CONSEGUENZE PER I POVERI?


• Nell’ultima decade le riforme dell’Irpef che si sono susseguite, con le ridefnizioni dei parametri di riferimento,
hanno via via esonerato i poveri dal pagamento dell’imposta sul reddito.
• Poche famiglie in povertà assoluta sono interessate da questo provvedimento, perché quasi tutte le famiglie
povere in senso assoluto già non pagavano l’Irpef prima dell’adozione delle ultime modifche.

• Le famiglie in povertà relativa ottengono uno sgravio che, in percentuale sul reddito, è superiore a quello del
resto delle famiglie.
• Le modifche introdotte all’Irpef non incidono dunque, se non in modo molto marginale, sul miglioramento delle
condizioni economiche dei poveri. Per raggiungere questo obiettivo si dovrebbe passare a forme di “imposta
negativa”, cioè ad un’imposta che, nel caso degli incapienti, si trasformi in un sostegno al reddito erogato at-
traverso una riduzione del carico fscale come credito di imposta.
• La modifche sull’Irpef contribuiscono a ridurre la diseguaglianza nella distribuzione del reddito disponibile.

Il provvedimento riduce la disuguaglianza tra i redditi (povertà relativa)
ma non incide sulla povertà assoluta




4. L’Iva
4.1 I cambiamenti introdotti
Dal primo ottobre 2013 l’aliquota Iva ordinaria è stata portata dal 21% al 22%. La
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stessa aliquota aveva subito nel 2011 un precedente incremento dal 20% al 21%. Non
sono state modifcate, in entrambe le occasioni, le altre due aliquote del 4% e del 10%.


4.2 Gli efetti
Nella fg. 4.1 viene mostrato come si modifca il rapporto medio tra l’Iva totale pagata
dalle famiglie e il loro reddito disponibile, prima e dopo l’incremento dell’aliquota ordi-
naria dal 21% al 22%. In termini assoluti l’imposta aumenta per tutte le famiglie italiane
di circa 73 euro all’anno, con valori estremi di circa 22 euro di aumento per il 5% più po-
vero delle famiglie, e di quasi 170 euro annui per il 5% più ricco. Mentre in termini assolu-
ti l’imposta cresce di più per i ricchi, in termini relativi l’aumento dell’Iva è tuttavia regres-



Fig. 4.1 Incidenza dell’Iva sul reddito disponibile,
per ventili di reddito disponibile equivalente familiare























11 L’Iva, Imposta sul valore aggiunto, è un’imposta indiretta sul consumo, che si applica ad ogni opera-
zione economica consistente nella cessione di beni o nella prestazione di servizi. Ė stata introdotta
nel nostro ordinamento con d.p.r. 633/1972 in recepimento di direttive europee. Essa è regressiva,
nel senso che aumenta meno che proporzionalmente all’aumentare della base imponibile.

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