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LE POLITICHE CONTRO LA POVERTÀ IN ITALIA / RAPPORTO 2014


Benché la Nuova Social Card non sia vincolata esplicitamente, come la precedente, a
stringenti requisiti di età, ma sia rivolta alle famiglie con almeno un minore nel nucleo, i cri-
teri per averne diritto sono, per altro verso, piuttosto restrittivi, come si riporta di seguito:


Criteri economici
• un Isee (redditi 2012) inferiore o uguale a 3.000 euro
• un’abitazione principale di valore a fni ICI non superiore a 30.000 euro
• un patrimonio mobiliare non superiore a 8.000 euro
• un Indicatore della Situazione Patrimoniale ai fni ISEE inferiore a 8.000 euro
• trattamenti economici in godimento di natura previdenziale o assistenziale non supe-
riori a 600 euro mensili
• nessun componente del nucleo familiare deve possedere autoveicoli immatricolati ne-
gli ultimi 12 mesi e quelli immatricolati nei tre anni precedenti devono avere cilindrata
non superiore a 1.300 cavalli (250 cavalli se motoveicoli).

Condizioni lavorative
• tutti i componenti della famiglia devono essere disoccupati al momento della richiesta
• almeno un componente deve avere cessato l’attività lavorativa negli ultimi 36 mesi, o
comunque complessivamente nell’intera famiglia non vi deve essere stato un guada-
gno negli ultimi sei mesi superiore a 4.000 euro.


Criteri preferenziali (regolati dai Comuni)
• il disagio abitativo
• la presenza di un solo genitore con minori
• la presenza di almeno tre fgli minori anche se l’ultimo risulta in arrivo
• la presenza di uno o più minori disabili.

La Nuova Social Card si caratterizza, tuttavia, per avere un proflo teso all’inclusione so-
ciale e non si confgura come intervento a carattere prettamente assistenziale, come la pre-
cedente. Infatti, accanto al trattamento economico, è prevista l’attivazione di un percorso
personalizzato elaborato e gestito dai Comuni in rete con i servizi per l’impiego, i servizi sa-
nitari e la scuola. La concessione della carta al benefciario è quindi condizionata alla sot-
toscrizione di un progetto che prevede contatti regolari con i servizi del Comune, la ricerca
attiva di un lavoro, la frequenza a corsi di formazione, la prevenzione e la cura della salute.
Per ottenere la Nuova Social Card occorre fare richiesta al Comune di appartenenza,
che verifcherà la presenza e la correttezza dei requisiti per l’attribuzione della medesima.
L’ente erogatore resta l’INPS, come nel caso della Carta acquisti.
Date le condizioni vincolanti sopra indicate, dai primi dati emerge che il numero di ri-
chieste è stato generalmente inferiore alle attese, per cui i fondi stanziati (50 milioni di
euro) dovrebbero risultare largamente sufcienti a soddisfarle. Questo e gli altri aspetti
legati all’attuazione della sperimentazione sono discussi nel capitolo 4.

3.3.2 La Carta d’Inclusione Sociale
Il governo ha previsto lo scorso anno, nel Decreto Lavoro di giugno (DL 76/2013), l’e-
stensione a tutte le Regioni del Mezzogiorno della sperimentazione relativa alla Nuova
Social Card con un fnanziamento iniziale di 167 milioni per il biennio 2014-2015, derivan-
ti da risorse europee non impegnate ed orientate verso il contrasto alla povertà. Lo stru-
mento viene in questo caso denominato “Carta d’inclusione sociale”, ma le sue caratteri-
stiche rifettono quelle della Nuova Social Card.
Questa ulteriore sperimentazione dovrebbe essere operativa, se non vi saranno parti-
colari contrattempi, nella seconda metà dell’anno in corso. La tabella 1 sintetizza le prin-
cipali caratteristiche delle diverse Carte, mettendole a confronto.


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