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IL BILANCIO DELLA CRISI


Il capitolo 7 mostra che i tratti sintetizzati si ritrovano nella quasi totalità delle propo-
ste esistenti. Rappresentano, infatti, i capisaldi condivisi di quella necessaria misura na-
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zionale contro la povertà assoluta assente, in Europa, solo in Italia e in Grecia (cfr. cap. 2).
Le diferenze toccano, invece, le sue specifche caratteristiche, i singoli aspetti tecnici e il
percorso da compiere per introdurla, oltre alle strategie per reperire le risorse economi-
che necessarie. 10

Tab. 2 I principi del Reis


DIMENSIONE PRINCIPIO
Utenza UNIVERSALISMO
Una risposta per tutte le famiglie in povertà assoluta
Livelli essenziali CITTADINANZA
Il diritto per tutti di essere tutelati contro il rischio
di povertà assoluta
Importo ADEGUATEZZA
Nessuna famiglia al di sotto di un livello di vita “minimamente
accettabile”

Servizi alla persona INCLUSIONE SOCIALE
Dare alle persone l’opportunità di costruire percorsi
per uscire dalla condizione di marginalità (nei limiti del possibile)

Lavoro ATTIVAZIONE
Chi può raforza le proprie competenze professionali
e deve compiere ogni sforzo per trovare un’occupazione
Welfare mix PARTNERSHIP TRA ENTI LOCALI E TERZO SETTORE
L’impegno coordinato di attori pubblici e privati a livello locale
come unica possibilità di successo


3.2. Il Piano Nazionale contro la Povertà
La proposta del Reis dedica particolare attenzione al percorso da compiere per avvia-
re la nuova misura. Se ne prevede un’introduzione graduale, grazie ad un Piano Nazio-
nale contro la povertà articolato in quattro annualità. Se si partirà nel 2015 il Piano termi-
nerà nel 2018, primo anno a regime, a partire dal quale il Reis sarà rivolto a tutte le fami-
glie in povertà assoluta.
Il Piano prevede, infatti, di ampliare progressivamente l’utenza, che in ogni anno ri-
sulta maggiore rispetto al precedente. Il suo progressivo allargamento segue il princi-
pio di “dare prima a chi sta peggio”. Detto altrimenti, si comincia da coloro i quali versa-
no in condizioni economiche più critiche e progressivamente si copre anche chi sta “un
po’ meno peggio” sino a rivolgersi – a partire dal quarto anno - a tutti i nuclei in povertà.
Sin dall’avviamento del Piano, il legislatore prende precisi impegni riguardanti il pun-



9 Per una trattazione più dettagliata di ogni singolo aspetto, dai criteri di accesso sino alle risorse eco-
nomiche necessarie, si veda tale capitolo.
10 Lo specifco valore aggiunto del Reis è duplice. Innanzitutto, la proposta è sostenuta dall’Alleanza
contro la povertà in Italia, il più ampio fronte di soggetti impegnati a promuovere migliori politiche
in materia mai esistito nel nostro Paese. Nel confronto tra gli esperti, inoltre, all’ampia concordanza
circa i tratti distintivi della risposta da attivare si è sinora accompagnato un ridotto approfondimen-
to su come farlo in concreto. Sono stati esaminati solo marginalmente il percorso di transizione da
compiere per passare dalla situazione attuale al nuovo regime, le strategie per superare le difcoltà
che l’implementazione porta naturalmente con sé, i numerosissimi singoli cambiamenti di ordine
tecnico legati all’introduzione della misura e così via. La proposta del Reis, invece, contiene la più
esaustiva disamina degli aspetti attuativi legati all’introduzione di una misura contro la povertà mai
elaborata – a mia conoscenza – in Italia.

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