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LE POLITICHE CONTRO LA POVERTÀ IN ITALIA / RAPPORTO 2014


pri cittadini una risposta, seppure di qualità variabile nei diversi territori. I poveri, ad
eccezione di alcune categorie, non hanno invece diritto a sostegni di rilievo: pos-
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sono solo chiedere un aiuto al Comune, che lo fornirà a propria discrezione subor-
dinatamente alle risorse disponibili. A loro, come è successo tante volte in questi
anni, l’Ente Locale può rispondere di non poter fornire interventi perché è sotto-f-
nanziato, situazione che, appunto, non potrebbe verifcarsi nella sanità e nell’istru-
zione. Ecco a cosa servono i livelli essenziali: a stabilire uno spazio di responsabilità
pubblica, contraddistinto dal diritto di chi vive la povertà assoluta ad ottenere una
risposta che tuteli le persone coinvolte, quale che sia la congiuntura socio-econo-
mica. È responsabilità dello Stato defnire questi diritti, assicurando i fnanziamenti
necessari a concretizzarli (tab. 7).


Tab. 7 Le lezioni della realtà

LEZIONI COSA E’ SUCCESSO IN QUESTI ANNI
Un Piano nazionale o la crescita dell’indigenza Vedi sotto
in tutto il paese (messaggio chiave).

Anche il Centro-Nord ha bisogno del Piano, È svanita la percezione, condivisa da molti sino
non solo il Sud. al 2007, che i Comuni e il Terzo Settore del
Centro-Nord potessero fare a meno di un
adeguato intervento statale contro
la povertà.

Stanziamenti adeguati a combattere Si è chiarito che il “Secondo Welfare” non può
la povertà possono giungere solo dallo Stato. fornire fnanziamenti in grado di sostituire un
robusto sforzo pubblico

È divenuto evidente che a compiere questo
sforzo pubblico dev’essere soprattutto lo Stato,
perché i Comuni hanno esaurito i propri margini
di azione e le Regioni svolgono un ruolo limitato
nella spesa sociale.

La crisi ha mostrato a cosa servono Le domande d’intervento da parte di persone
efettivamente i livelli essenziali. in povertà sono aumentate e molte non sono
state accolte dai Comuni. Ciò non potrebbe
accadere in presenza di livelli essenziali
(= diritti).



5. Conclusioni. Ieri, oggi e domani
La tabella 8 sintetizza i fatti riguardanti la povertà e le politiche di contrasto in Ita-
lia dal 2008 ad oggi. Al di là dei passi in avanti riscontrabili nel dibattito, della maggio-
re attenzione ricevuta dal tema e delle possibilità aperte dalle sperimentazioni, la tabel-
la guarda alla domanda essenziale, chiedendosi cioè cosa sia cambiato, in concreto, per
le persone indigenti nel nostro paese. La risposta non si presta ad equivoci: già nel 2007
le politiche italiane contro la povertà erano pessime e da allora, proprio mentre i poveri
sono raddoppiati, hanno subito un ulteriore indebolimento.
Questo è quanto avvenuto sino ad oggi, mentre le opzioni per il domani sono discus-
se nel prossimo capitolo.










32 In particolare le persone sopra i 65 anni, che hanno diritto ad assegno sociale/pensione sociale.

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