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9 I le politiche
contro la povertà
in italia. gli scenari futuri
Dal Censimento delle opere ecclesiali
CRISTIANO 1. Introduzione
GORI Il precedente capitolo ha proposto un bilancio delle politiche contro la povertà du-
UNIVERSITÀ CATTOLICA rante la crisi. Nelle pagine seguenti, invece, sposto lo sguardo dal passato al futuro, esa-
DELA SACRO CUORE
DI MILANO minando ciò che potrà accadere nei prossimi anni. Il mio obiettivo è duplice. Primo, vo-
glio presentare una mappa di quelle che sono – a mio parere – le strade alternative che le
politiche contro la povertà in Italia potrebbero percorrere, delineandone i tratti di mag-
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giori rilievo. Secondo, intendo proporre una discussione delle diverse opzioni.
Il capitolo, organizzato di conseguenza, comincia con uno sguardo d’insieme ai pos-
sibili scenari futuri (par. 2) e successivamente dedica un paragrafo ad ognuno di questi:
il “Piano nazionale contro la povertà” (par. 3), il “Welfare fondato sulla Social Card” (par.
4) e la “Seconda repubblica” (par. 5). Una volta tratteggiate le alternative sul tappeto, ne
vengono confrontate le logiche di fondo (par. 6). Poichè a decidere, in una direzione o in
un’altra, sarà la politica – nel senso più alto del termine – il paragrafo conclusivo è dedi-
cato alle sue dinamiche (par. 7).
2. Gli snodi decisivi: le priorità e la progettualità
Il Governo Renzi è chiamato a defnire la sua posizione rispetto alla difusione del-
la povertà in Italia e all’inadeguatezza delle politiche di contrasto esistenti. Le azioni che
l’Esecutivo, con il Ministro del Welfare Poletti, deciderà o meno d’intraprendere entro la
fne del 2014 – momento dell’approvazione della legge di stabilità – indicheranno la di-
rezione che intende seguire.
Il posizionamento complessivo del Governo determinerà anche le scelte in merito a
due specifche questioni, attualmente aperte:
- cosa fare del pacchetto di sperimentazioni predisposte dal Governo Letta nella pro-
spettiva dell’introduzione del Sia (Sostegno per l’Inclusione Attiva). Il nuovo Esecutivo ne
ha ereditato il disegno e i relativi stanziamenti ma mentre quella riguardante la Nuova So-
cial Card nei dodici Comuni più grandi è partita, le altre (la maggior parte) no (cfr. cap 3 e 4);
- se estendere e, nel caso, con quali modalità, il bonus di 80 Euro mensili ai poveri. Il
bonus, infatti, è stato introdotto lo scorso maggio per soggetti con redditi medio-bassi
ma non per gli incapienti, escludendo così il 75% delle famiglie in povertà assoluta (cfr.
cap 6). Il Presidente del Consiglio ha, in varie occasioni, afermato che con la legge di sta-
bilità tale sostegno sarà allargato anche a loro.
Le decisioni dell’Esecutivo produrranno conseguenze nel breve e nel lungo periodo.
Infatti, determineranno le azioni da compiere nel 2015 e, nel contempo, indicheranno la
strada verso la quale si vuole indirizzare il sistema italiano di protezione sociale. La posta
in gioco, in altre parole, non è solo ciò che si vuole realizzare nell’anno a venire ma anche
– e soprattutto – il futuro del welfare nel nostro Paese. Per questa ragione il periodo da-
vanti a noi richiede particolare attenzione (box 1).
1 Come nel resto del Rapporto, ci si riferisce alle politiche contro la povertà assoluta di responsabilità
del Governo Nazionale. Il presente capitolo è stato chiuso all’inizio del luglio 2014.
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