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LE POLITICHE CONTRO LA POVERTÀ IN ITALIA / RAPPORTO 2014


Di seguito si propone un riepilogo delle diverse strategie messe in atto su ciascuna
delle tre direttrici individuate:



Razionalizzazione Governance Fonti di finanziamento
e riorganizzazione
Accorpamento di più servizi in Aumento delle Partecipazione a bandi europei
un’unica struttura esternalizzazioni al terzo e nazionali (FEI, FER, UNRRA)
settore (cooperative sociali e
associazioni di volontariato)

Criteri di accesso più stringenti Diminuzione della durata degli Creazione di alleanze o patti
(situazione reddituale e afdamenti (inferiore ai due territoriali tra soggetti proft
patrimoniale, tipologia dei anni) e non proft per la gestione
benefciari) di interventi o servizi (p. es.
assistenza domiciliare)

Riduzione o eliminazione delle Criteri di aggiudicazione Travaso sul sociale di fondi
prestazioni monetarie delle gare d’appalto basati sul regionali destinati alla sanità
massimo ribasso sull’elenco (p. es. Emilia-Romagna)
delle oferte

Rimodulazione degli orari
di alcuni servizi - interventi
non urgenti e non vincolati
da normative - soprattutto a
bassa intensità assistenziale per
attività promozionali presso
scuole o famiglie, attività
di mediazione sportelli e
supporto all’informazione

Sospensione di servizi che non
richiedono struttura (p. es.
educativa di strada)

Introduzione di tarife minime
prima non previste
Aumento delle tarife esistenti

Incremento entrate tributarie,
extratributarie
Intensifcazione controlli
su dichiarazioni Isee


Alcuni fra gli efetti più signifcativi della riorganizzazione dei servizi sono: 24
• la maggiore compartecipazione degli utenti al costo dei servizi e un onere economico
aggravato per questi ultimi
• la riduzione degli organici (il 6,6% in tre anni) dei servizi con conseguente contrazione
dell’oferta di servizi sociali
• il taglio dei servizi e degli interventi a carattere preventivo e innovativo e una concen-
trazione su interventi in casi estremi e in emergenza
• in assenza di livelli minimi di prestazioni obbligatorie, si genera sperequazione/iniquità
sociale fra i benefciari (come ad esempio fra coloro che erano titolari di interventi
in passato e i soggetti che ne avrebbero diritto ora, ma ne sono esclusi per via della






24 Per ulteriori approfondimenti sui rischi connessi all’attivazione delle strategie descritte nella tabella
riportata sopra, si veda C. Gori, M. Giovannetti, F. Bracali, C. Minicucci, 2014, op. cit.

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