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Un aggiornamento sui dati del prestito della speranza


Per concludere questo focus ci soffermiamo, brevemente, sui dati dei benefciari del
prestito. In linea con il proflo dei richiedenti si tratta per lo più di:
• italiani (76,4%);
• in prevalenza uomini (58,3%);
• in età attiva compresa tra i 45-54 anni (33,7%);
• in situazioni di diffcoltà occupazionale e con uno o più fgli da mantenere (90,9%).














































1 Ente Nazionale Microcredito - Ministero del Lavoro, Progetto Monitoraggio del Microcredito 2011-2013 (tra
dicembre 2010 e ottobre 2013).
2 Dei 30 milioni di euro disponibili, 25 sono destinati a sostenere il microcredito sociale e 5 a sostenere il mi-
crocredito alle imprese.
3 Tratto dall’intervento introduttivo del Card. Angelo Bagnasco durante la Conferenza Stampa di Presentazione
del Fondo di garanzia per le famiglie in diffcoltà (2009); cfr.www.chiesacattolica.it
4 Per i fnanziamenti alla famiglia (“microcredito sociale”) il tasso annuo effettivo globale (TAEG) applicato non
potrà essere superiore al 4,00 per cento omnicomprensivo di ogni costo. Per i fnanziamenti alle imprese,
il TAEG applicato non potrà essere superiore al tasso effettivo globale medio (TEGM) della categoria cor-
rispondente, pubblicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze ai sensi della legge 108/1996, decur-
tato del 30%.
5 Rispettano il requisito soggettivo: le famiglie naturali fondate sul matrimonio ai sensi dell’art.29 della costi-
tuzione. Il requisito del matrimonio è considerato sussistere nel caso di matrimonio canonico, matrimonio
concordatario o matrimonio civile anche se celebrato da ministro di culto acattolico […] Sono infne am-
messi alla garanzia del Fondo i fnanziamenti concessi alle famiglie di separati a condizione che il fnan-
ziamento sia richiesto dal coniuge affdatario dei fgli o con il quale questi convivano stabilmente in caso di
affdamento congiunto e nel caso in cui non si instauri una convivenza di fatto con una persona cui il co-
niuge separato sia legato da vincolo affettivo (cfr. Accordo quadro ABI-CEI 2010).
6 Rispetto al focus realizzato nel 2012 nel rapporto “i Ripartenti” il numero di pratiche risulta aumentato del
96,0% (a luglio 2012 le pratiche attivate erano infatti 3.897).
7 cfr. Istat, la povertà in Italia, 2013.
8 Cfr. Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro, 3˚ trimestre 2013; cfr. www.istat.it
9 Le percentuali sono state calcolate su 7.467 pratiche; in 173 casi, infatti, il dato non risulta specifcato.
10 A queste si aggiunge poi lo 0,3% di pratiche e/o prestiti interrotti.
11 Il termine temporale di riferimento, come detto, è il 31 dicembre 2013.
12 Cfr. Istat, 2014, Il reddito disponibile delle famiglie nelle regioni italiane (anno 2010-2012).

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