Page 70 - index
P. 70


Orizzonti di impegno, per le istituzioni e le comunità locali


al completamento di un percorso su base nazionale, che prevede i seguenti passi: la de-
fnizione di un Piano nazionale, condiviso con i soggetti coinvolti (Regioni ed enti caritati-
vi); l’approvazione in sede europea del Piano; la defnizione da parte dell’Amministrazio-
ne (Ministero del Lavoro e Politiche sociali) di un Bando per l’accesso dei soggetti eroga-
tori. L’intero iter dovrà essere poi autorizzato e avallato dall’Unione Europea. I tempi ef-
fettivi dell’intera operazione sono tutti da verifcare, ma sono tali da non rassicurare cir-
ca il rischio di una eventuale temporanea sospensione delle erogazioni.


proSpettIve e aree dI Intervento
per la carItaS e le coMunItà localI
Il magistero di Papa Francesco ha ricollocato il tema della povertà e dei poveri nel
cuore dell’azione evangelizzatrice della Chiesa. Il Papa, volendo fondare l’impegno a fa-
vore dei poveri, ricordando e sottolineando la scelta preferenziale nei loro confronti, ha
affermato senza incertezze che, essendo il cammino della nostra redenzione segnato
dai poveri, l’opzione a loro favore è, per la Chiesa, prima che culturale, sociologica, po-
litica o flosofca, una vera e propria categoria teologica (n° 197 della Esortazione Apo-
stolica evangelii gaudium). Lo stesso documento, con un linguaggio straordinariamente
contemporaneo, titola una sezione “L’inclusione sociale dei poveri”, offrendo spunti stra-
ordinari sul tema della giustizia, dell’azione pastorale della Chiesa e sullo stile di anima-
zione.
È a partire da tali sollecitazioni che si è chiamati ad interrogarsi, ancor più di prima,
sul ruolo dei poveri nella vita della Chiesa e del nostro Paese. Si tratta di un’azione di di-
scernimento che non muove da un semplice spirito di contrapposizione, ma che, senza
presunzioni o ansie di primato, punta a coltivare la passione del bene comune, della re-
sponsabilità verso tutti e soprattutto verso i più deboli. Con la ferma volontà di collabo-
rare con tutti coloro che nutrono la stessa passione, e in particolare con le istituzioni del
nostro Paese, a tutti i livelli di responsabilità.
La crisi economica non ha mollato la sua presa sul nostro paese. L’esigenza di prose-
guire il servizio di prossimità alle nostre comunità, per sostenere le famiglie povere e im-
poverite, rimarrà quindi immutata anche per l’anno appena aperto: il 2014 sarà un anno
ancora duro per milioni di italiani e di nuovi cittadini. È a partire da tale considerazione
che si rafforza la nostra preoccupazione circa il “posto dei poveri” nella produzione legi-
slativa italiana: sia nella legge di stabilità 2014 che in tutti gli altri provvedimenti in can-
tiere. L’azione delle Caritas nel contrasto della crisi economica si è andata ulteriormen-
te rafforzando. Gli ultimi dati provenienti dal monitoraggio nazionale dei progetti anticrisi
economica delle diocesi italiane (al primo gennaio 2014), descrivono un panorama sem-
pre più ampio e variegato: i progetti attivati sul territorio risultano infatti 1.148. Si confer-
ma anche quest’anno il trend di crescita che risulta ancora più evidente se si confrontano
gli attuali progetti con quelli del 2010: in soli quattro anni le iniziative diocesane risultano
pressoché raddoppiate (+ 99,0%). Si consideri inoltre che sulla spinta delle richieste sem-
pre più pressanti provenienti dalle Caritas diocesane, chiamate ad intervenire, nell’arco
degli ultimi cinque anni, con sempre maggior frequenza in situazioni di disagio socio-
economico, per il 2013 è stato attivato da Caritas Italiana un canale di fnanziamento ag-
giuntivo con cui si è data la possibilità alle Caritas di richiedere il rimborso per una serie
di spese sostenute per interventi diretti alle persone colpite dalla crisi economica (acqui-
sto di beni di prima necessità, contributi al reddito, microcredito, voucher lavoro). Ha fat-
to richiesta di rimborso per le iniziative anticrisi il 76% delle Caritas diocesane e sono sta-
ti erogati contributi economici per complessivi 4 milioni e settecentomila euro.

Nell’ambito di tale panorama complessivo di iniziative, emergono alcune questioni,
generali e specifche, che hanno implicazioni più o meno dirette con il lavoro delle Caritas
sui territori, prefgurando a volte inediti “cantieri” di attività:


68
   65   66   67   68   69   70   71   72   73   74   75