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Rapporto 2014 sulla povertà e l’esclusione sociale in Italia


persone a rIschIo dI povertà o esclusIone socIale (%)
50,00

45,00
40,00

35,00
30,00
25,00

20,00

15,00
10,00
5,00

0,0
UE 27 CIPRO GRECIA IRLANDA ITALIA PORTOGALLO ROMANIA SPAGNA

2008 2009 2010 2011 2012 Fonte: eurostat, 2013




1.3 impatto sulla dimensione psicologico-relazionale - La crisi ha determinato un
impatto non trascurabile anche sul piano relazionale e psicologico dei cittadini europei.
Per quanto riguarda il primo aspetto, le relazioni familiari escono sicuramente appe-
santite dal carico assistenziale ed emotivo derivante dalla perdita del lavoro, dalla dimi-
nuzione di potere d’acquisto, dalla necessità di rivedere determinati standard di consu-
mo, dal ritorno in famiglia di membri precedentemente fuoriusciti, ecc.
Nel nostro paese, in base ai dati disponibili, non è possibile affermare che il cre-
scente carico di tensioni relazionali ed economiche stia determinando di per sé un au-
mento della rottura familiare (numero di separazioni, divorzi, ecc.). Al contrario, se os-
serviamo il ritmo di crescita di separazioni e divorzi dell’ultimo biennio, esso appare
segnatamente inferiore rispetto al tasso di crescita dell’ultimo decennio. Anche il di-
vorzio e la separazione rappresentano una spesa, che in tempi di crisi non tutti posso-
no permettersi.
Dal punto di vista delle conseguenze psicologiche, diversi studi disponibili dimostra-
no invece un indubbio legame tra crisi e patologia psicologica, in aumento soprattutto
tra i nuovi poveri e le nuove fasce deboli, poco abituate a convivere con situazioni di sof-
ferenza e disagio economico. Ne fanno le spese soprattutto i lavoratori precari, i giova-
ni con modeste competenze professionali, i capofamiglia a basso reddito, i piccoli im-
prenditori, gli stranieri lungo-residenti, gli anziani e le persone sole, i neo-disoccupati di
età avanzata… Tra le risultanze patologiche più ricorrenti vi sono: sintomi ansiosi, stati di
depressione, disturbi psicosomatici, abbassamento dell’autostima, scoraggiamento ed
apatia, crisi dell’identità personale e sociale.
Ma l’impatto della crisi si è riversato anche sul livello di fducia dei cittadini europei
nelle istituzioni pubbliche e nel sistema politico rappresentativo: un recente sondaggio
di Eurobarometro dimostra che fra i cittadini dell’Unione Europea il livello di fducia nelle
istituzioni politiche è continuato a scendere nel corso degli ultimi anni: dal 50% della pri-
mavera del 2008 al 31% della primavera 2013. E anche la fducia nelle istituzioni politi-
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che europee ne esce colpita, al punto che secondo uno studio dello european Council on
Foreign Relations (ECFR) un crescente numero di cittadini degli stati meridionali dell’U-
nione Europea manifesta sentimenti negativi verso le istituzioni europee e l’idea stessa
di una Europa politicamente unita. 3


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