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Tabella 4 – Distribuzione delle risorse fra tipologie di spese previste
Il vantaggio dato dalla costru- per ripartizione geografca (valori %)
zione di uno strumento quale
Acquisto di Sostegno
quello dell’indice di disagio/sof- beni di prima Contributi Microcredito Voucher a esigenze
ferenza territoriale è che esso necessità al reddito abitative
consente di monitorare nel Nord 25,2 25,9 20,2 34,8 30,8
tempo le condizioni di un terri- Centro 21,6 19,4 15,1 27,2 14,8
torio rispetto all’indice stesso. Sud 53,2 54,7 64,7 38,0 54,4
Se si passa quindi a valutare la Totale 32,0 39,6 8,7 3,9 15,8
situazione nel 2014, i dati rela-
tivi all’indice mostrano una leggera variazione sulle code della distribuzione, in cor-
rispondenza dei valori estremi, i più alti e i più bassi. Vivere una situazione di
disagio/soferenza territoriale nel 2014 è, dunque, peggio rispetto a quanto lo sia
stato nel 2013, in quanto il disagio si rivela più profondo e intenso. Anche per il 2014,
si confermano ai due estremi, le posizioni di Forlì, in coda all’elenco come la città
con il minor disagio/soferenza territoriale, e Nola, in cima all’elenco, in quanto città
con il maggior livello di disagio.
In modo particolare, il 54% dei territori ha visto peggiorare la propria condizione
(119 Caritas su 220) e il 45% l’ha migliorata (100 Caritas diocesane). Il 65% delle realtà
che hanno visto aumentare il disagio territoriale sono poi ubicate nel Sud, il 21% al
Nord, il 12% al Centro.
Questo scenario ha indotto Caritas Italiana, a proporre, per il 2014, la riedizione
della iniziativa di supporto alle Caritas diocesane impegnate nel contrasto della crisi
economica, rimodulando le quote assegnate sulla base delle variazioni, nel 2014 ri-
spetto al 2013, dello stato di soferenza/disagio di ciascun territorio.
In aggiunta a ciò, dato il ritardato avvio del Programma europeo relativo alla for-
nitura di beni essenziali (prodotti alimentari e beni di consumo di base) agli indigenti
(FEAMD), si è attivato un canale di finanziamento ulteriore relativo al rimborso di
spese per l’acquisto di beni alimentari in favore di persone e famiglie. Rispetto a que-
st’ultimo filone, il cui termine per la presentazione delle richieste era stato fissato al
30 settembre, sono pervenute più di 150 richieste di rimborso (pari al 70% delle Ca-
ritas diocesane), attualmente in fase di valutazione.
In chiusura vale la pena precisare che, accanto a interventi di supporto di base,
non surrogabili in tempo di crisi – si veda l’intervento specifico sui beni alimentari –
le forme di sostegno economico che si è reso necessario attivare in considerazione
del peggioramento delle condizioni economiche di molti territori, sono state im-
prontate nel 2014 alla promozione di processi di inserimento socio-economico dei
beneficiari. Ciò è stato reso possibile prevedendo, nell'ambito delle iniziative anti-
crisi, il rimborso delle spese per l’utilizzo dei voucher lavoro, come per il 2013, e, in
aggiunta, nel 2014, anche il rimborso per le borse lavoro, in una logica di sviluppo
locale territoriale e di promozione di sistemi di azioni integrate sotto il profilo eco-
nomico e sociale.
Sarà interessante verificare in che misura e da parte di quali realtà territoriali si
sia optato per interventi di inserimento lavorativo e quale peso questi abbiano as-
sunto nell’economia complessiva delle azioni attivate per il contrasto alla crisi.
Inoltre, il confronto diacronico consentirà nei prossimi mesi di ricostruire, per il
biennio 2013-2014, le strategie di intervento messe in campo dalle Caritas diocesane
da un anno all’altro per fronteggiare la crisi, in correlazione con le variazioni nella
propria condizione di disagio/soferenza territoriale.







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Caritas Italiana | Flash Report su povertà ed esclusione sociale 2014 22
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