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L’assenza di una Commissione di indagine per l’esclusione sociale, provocata dai
tagli al bilancio del Governo Monti, e di altri luoghi di consultazione sociale perma-
nente presenti in altri Paesi, che sostanzino efettivamente ed efficacemente il me-
todo del coordinamento aperto – altrimenti privo di senso – rende ancor più
necessario una volontà di afrontare il tema, abbandonando pratiche dilatorie, con-
fusive ed elusive tipiche dei Governi del recente passato, che hanno contribuito pe-
raltro a generare luoghi comuni falsi e controproducenti nonostante le raffinate
strategie delle sperimentazioni.
Per queste ragioni Caritas italiana ha promosso – insieme ad altri soggetti sociali
e forze sindacali – l’Alleanza contro la povertà in Italia, allo scopo di sensibilizzare il
Paese su questo tema e proporre una misura di contrasto universale ai fenomeni
connessi, il Reddito di inclusione sociale (vedi sito www.redditoinclusione.it), in una
forma progressiva e sostenibile sul piano della finanza pubblica, per fornire risorse
e progetti di inclusione a quanti vivono sotto la soglia della povertà assoluta.
Il Piano nazionale di contrasto non è una formula magica, ma può essere almeno
un’opportunità per sviluppare una consapevolezza comune – sociale e istituzionale
– che apra una fase nuova, realistica e costruttiva , nella quale il Paese – l’intero Paese
– possa fare i conti non solo con le storie e i luoghi che non si ama guardare, ma
anche con i fenomeni politico-economici che stanno allargando la forbice delle di-
suguaglianze e che rendono l’Italia meno giusta, meno europea, meno fedele alla
sua Costituzione repubblicana. Anche dai più poveri si può fare ripartire il Paese.
























































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Caritas Italiana | Flash Report su povertà ed esclusione sociale 2014 26
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