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Pertanto, se oggi lo Stato vuole trasferire risorse alla popolazione al fine di stimolare
la domanda interna, i poveri rappresentano il target più appropriato, perché un in-
cremento del reddito disponibile verrebbe totalmente destinato all’aumento dei
consumi.
Tabella 2 – La propensione al consumo delle famiglie
Povertà: tra contrasto Reddito disponibile Spesa media per tutti Propensione media
Decile
e convenienze medio (euro) i consumi (euro) al consumo
1 7.933 7.499 94,5
Quindi, come verrà contrastata l’onda 2 13.738 9.365 68,2
di una povertà assoluta al 10 per cento 3 17.433 10.777 61,8
nel nostro Paese? 4 21.100 12.336 58,5
A meno di straordinarie sorprese – 5 24.972 13.555 54,3
al momento non annunciate dal Go- 6 29.500 15.371 52,1
2
verno – inserite nella Legge di stabi- 7 34.573 16.763 48,5
lità 2015, il ragionevole scenario è 8 41.252 18.875 45,8
quello che Caritas Italiana ha descritto 9 51.238 22.041 43,0
nel proprio Rapporto sulle politiche di 10 85.511 28.632 33,5
contrasto 2014 (Il bilancio della crisi), Totale 32.714 15.518 47,4
vale a dire:
 il probabile rifinanziamento della Fonte: elaborazione su dati Banca d’Italia 2012
social card tradizionale;
 la prosecuzione delle sperimentazioni previste già dal governo Letta (Tabella 3);
 l’avvio progressivo dell’utilizzo delle risorse del FEAD, il nuovo fondo europeo
per sostenere i cittadini sprovvisti di beni essenziali.

Tabella 3 – Fondi per la sperimentazione e per la Carta acquisti ordinaria (in milioni di euro)

2014 2015 2016 Destinazione

Sperimentazione nelle dodici città con più di 250mila abitanti
50 – –
(Articolo 60, del decreto legge 9 febbraio 2012, n.5)
Sperimentazione su tutto il territorio delle regioni del Sud, anno 2014
140 27 –
(Articolo 3, del decreto legge 76/2013)
Social card ordinaria e estensione della sperimentazione al Centro-nord
250 – –
(Comma 216, legge di stabilità 2014)
Estensione della sperimentazione al Centro-nord
40 40 40
(Comma 216, legge di stabilità 2014)
Ampliamento sperimentazione nelle regioni del Sud
70 230 –
(riprogrammazione dei fondi comunitari 2007-2013)
550 297 40 Totale

Fonte: nostre elaborazioni su M.C. Guerra, 2014 3

Queste misure sono in grado di prendere in carico le povertà vecchie e nuove del 2. Il presente Rapporto è
Paese? Evidentemente no: il paradosso è che solo il programma generato dal FEAD stato chiuso il 6 ottobre 2014.
– quello relativo alla povertà alimentare – sarà tendenzialmente universalistico, men-
3. Cfr. L. Lusignoli, Come cam-
tre certamente non lo saranno le sperimentazioni, che sono limitate, per ovvi motivi,
biano gli interventi di contra-
a segmenti di famiglie in condizioni di disagio. sto alla povertà: social card a
Non si tratta di mettere in discussione le sperimentazioni previste: queste sono confronto, in: Caritas Italiana,
una prospettiva assolutamente condivisibile, a patto che siano attività preliminari Il bilancio della crisi. Le politi-
rispetto ad una misura già definita, in questo caso il Sostegno per l’inserimento at- che contro la povertà in Italia.
Rapporto 2014, luglio, 2014.
tivo, una forma universalistica di contrasto alla povertà; non chiarendone l’esito, le
sperimentazioni possono divenire uno straordinario alibi per strategie dilatorie, di


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Caritas Italiana | Flash Report su povertà ed esclusione sociale 2014 24
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