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INTRODUZIONE





DON FRANCESCO PREMESSA
SODDU “Evangelizzare è rendere presente nel mondo il Regno di Dio”: così Papa Francesco in-
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DIRETTORE
CARITAS ITALIANA troduce, nella Esortazione Apostolica “Evangelii Gaudium”, il capitolo dedicato alla “Di-
mensione sociale dell’evangelizzazione”. Tutta l’azione dei cristiani e delle Chiese sono
state segno di questo impegno, anche attraverso la dimensione della carità, che è
contestualmente “l’opera di misericordia con cui si risponde qui ed ora ad un bisogno re-
ale” nonché “l’impegno fnalizzato ad organizzare e strutturare la società in modo che il
prossimo non abbia a trovarsi nella miseria”. 2
In questo solco si inserisce questo Rapporto sulle politiche contro la povertà in Italia:
esso intende cioè contribuire - a partire da una tensione solidale e sussidiaria verso le co-
munità e le famiglie - alla costruzione di contesti più giusti ed accoglienti, contemperan-
do l’impegno di carità e il dovere di giustizia.
Cosi come nel Rapporto Immigrazione e nel Rapporto Povertà Caritas Italiana si pro-
pone di consegnare una prospettiva di analisi dei fenomeni sociali di questo tempo, in
questo Rapporto si vuole concorrere alla rifessione sulla efcacia delle forme istituzio-
nali di contrasto alla povertà, per stimolare un dibattito pubblico, suscitare la più ampia
e condivisa consapevolezza intorno a questi fenomeni, promuovere la coscienza comu-
ne di un impegno doveroso a far fronte ad essi , e che sia fondato sui valori del magiste-
ro sociale della Chiesa, ma anche sul magistero civile della nostra Carta Costituzionale.

Povertà e cultura ebraico-cristiana
D’altro canto questa preoccupazione non è un’acquisizione recente della Chiesa;
l’appello del Salmo 82 “difendete il debole e l'orfano, al povero e al misero fate giustizia!”,
rappresenta il richiamo ad una dimensione costitutiva della convivenza umana secondo
l’etica sociale dell’Antico e del Nuovo Testamento.
Proprio nell’Antico Testamento, troviamo esplicitate formule legislative che si pone-
vano l’obiettivo di prevenire la povertà o di intervenire in favore dei poveri. Per certi ver-
si, i profeti – anche sui temi della povertà – “misuravano” in un certo qual senso, lo scar-
to tra la promessa della Parola di Dio e le condizioni del popolo dell’Alleanza, segnalando
tutti i comportamenti individuali e sociali che compromettevano la realizzazione del di-
segno di Dio.
Isaia, Geremia, nella concretezza del proprio tempo, si interrogavano su quanto di-
stante fosse la terra promessa da Yavhè rispetto alla terra “permessa” dall’opacità o dalla
ingiustizia dei comportamenti umani.
E oggi come allora il monito dell’Esodo “Ho ascoltato il grido del mio popolo” , continua
a interpellare ogni generazione di ebrei e di cristiani.


La povertà assoluta
Questo Rapporto non ha la pretesa di valutare l’intero spettro delle politiche socia-
li, ma solo le politiche di contrasto alla povertà, in particolare di quella assoluta. Questa
scelta non è stata dettata dalla necessità di circoscrivere un campo di ricerca altrimenti
sconfnato, ma scaturisce anche da motivazioni di carattere valoriale.







1 Esortazione Apostolica Evangeli Gaudium, n. 176.
2 Compendio della Dottrina sociale della Chiesa, n. 208.

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