Page 34 - Rapporto Annuale Caritas Italiana 2013
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RAPPORTO ANNUALE 2013 TESTIMONI DI UMANITÀ
IMMIGRAZIONE
Il 2013 in tema di Immigrazione è stato l’anno del Barletta-Bisceglie) un presidio permanente in
consolidamento di alcune attività a livello nazionale e favore dei lavoratori stagionali stranieri, quale un
internazionale, che hanno anche permesso di getta- luogo di ascolto, di incontro, di presa in carico, di
re le basi per lo sviluppo di progettualità innovative. orientamento rispetto alla situazione giuridica,
Per quanto concerne il Coordinamento Nazionale medica, lavorativa, di accompagnamento a servizi
Immigrazione (CNI), è aumentato il numero dei di seconda soglia. In diversi territori del paese
partecipanti (circa 120) e delle Caritas in esso rap- operatori Caritas garantiscono, dunque, un loro
presentate (circa 70). Nel supporto ai lavoratori immi-
corso del 2013 coloro che ne grati occupati in agricoltura, in
fanno parte hanno avuto l’op- stretta collaborazione con gli
portunità di incontrarsi in tre enti locali, le forze dell’ordine e
momenti (febbraio, maggio e le istituzioni preposte alla tute-
novembre), in occasione dei la e sicurezza del territorio,
quali è stato possibile trattare nonché le organizzazioni uma-
tematiche emerse quali biso- nitarie e sindacali già impe-
gnose di approfondimento gnate su questo fronte.
dagli stessi referenti territoria- Altro progetto che ha visto
li: gli effetti sui lavoratori protagoniste alcune Caritas
migranti dell’attuale crisi che facenti parte del Coordina-
colpisce il paese, l’evoluzione mento Nazionale Immigra-
dei fenomeni di sfruttamento zione (Aversa, Biella, Cagliari,
dei cittadini migranti e il loro Faenza, Genova, Milano,
contrasto, le migliori strategie per comunicare Rimini, Savona, Reggiano-Policastro, Trento e
l’immigrazione oggi, i nuovi scenari sull’asilo e Volterra), è stato il progetto pilota “Rifugiato a
l’evoluzione del sistema di accoglienza. casa mia”, incentrato sulla sperimentazione di
Il 2013 è stato anche l’anno in cui il lavoro delle forme di accoglienza in famiglia di richiedenti
neonate Commissioni tematiche (Asilo, Frontiere, protezione internazionale e/o di rifugiati, finalizza-
Migrazione e sviluppo, Salute e Tratta e sfrutta- to a mettere a punto un modello di accoglienza
mento lavorativo) ha potuto strutturarsi meglio e potenzialmente replicabile in altri contesti e
dar vita a nuove progettualità. Tra queste si segna- sostenibile nel futuro. Rispetto alle consuete
la il progetto “Presidio”, sviluppato nell’ambito modalità di accoglienza presso strutture o case
della Commissione tratta e sfruttamento lavorati- famiglia, attraverso “Rifugiato a casa mia”, si è
vo e finalizzato a creare nelle dieci diocesi coinvol- voluto assegnare centralità alla famiglia, concepi-
te (Acerenza, Caserta, Foggia-Bovino, Melfi- ta come luogo fisico e insieme sistema di relazio-
Rapolla-Venosa, Nardò Gallipoli, Oppido-Palmi, ni in grado di supportare il processo di inclusio-
Ragusa, Saluzzo, Teggiano-Policastro, Trani- ne dei beneficiari.
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