Page 18 - Rapporto Annuale Caritas Italiana 2013
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RAPPORTO ANNUALE 2013 TESTIMONI DI UMANITÀ
ATTIVITÀ DI STUDIO E FORMAZIONE
ste di beni e servizi materiali (abiti, cibo, igiene gono ai Centri di ascolto. In base ai dati aggiorna-
personale, ecc.) sono passate dal 67,1% al 75,6% ti al primo semestre 2013, il software era utiliz-
delle richieste totali con un incremento dell’8,5%. zato da 369 Centri di ascolto, presso 53 diocesi,
in 10 regioni ecclesiastiche. Due volte l’anno si
• Il 14 febbraio 2013, nel corso di una conferenza riunisce presso Caritas Italiana un Tavolo nazio-
stampa presso l’Ufficio di Dublino del parlamento nale con lo scopo di verificare l’andamento del
Europeo, e in modo simultaneo negli altri paesi programma e proporre modifiche e aggiorna-
coinvolti, Caritas Europa ha pre- menti.
sentato il Rapporto “L’impatto
della crisi europea”, che esami- • Indagine nazionale sui geni-
na le conseguenze della crisi tori separati in Italia: è stata
economica e delle misure di avviata a dicembre 2012 ed è
austerità in cinque “paesi debo- stata realizzata nel corso del
li” dell’Unione Europea (Italia, 2013 (la fase empirica si è con-
Portogallo, Spagna, Grecia e clusa a settembre 2013 e nei
Irlanda). L’Ufficio Studi di primi mesi del 2014 è stato
Caritas Italiana ha curato la redatto un primo report di sin-
sezione del rapporto dedicata al tesi, riportato nel Rapporto
nostro paese, che riporta stati- povertà ed esclusione sociale
stiche di fonte pubblica, dati e 2014). La rilevazione ha coin-
testimonianze provenienti dalle volto la rete Caritas e quella dei
Caritas diocesane e alcune valu- Consultori familiari d’ispirazio-
tazioni sulle politiche nazionali ne cristiana (afferenti alla CFC,
di contrasto alla povertà e Confederazione Italiana Con-
all’esclusione sociale. sultori Familiari d’ispirazione
cristiana). Sono state realizzate
• Programma statistico Ospoweb. 466 interviste a genitori sepa-
Il software, accessibile gratuita- rati, presso centri di ascolto
mente online, consente di inseri- (36,9%), consultori familiari
re, aggiornare ed elaborare i dati (33,5%), servizi di accoglienza
relativi alle persone che si rivol- (18,5%) e mense (8,2%).
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