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dall’altromondo nazionale
povertà infantile
di Luca Di Sciullo



L’ITALIA CHE INTEGRA


UN POTENZIALE MISURABILE






a ormai nove anni il Cnel, avvalendosi della collaborazione con intorno a centri urbanistici medio-pic-
coli hanno un potenziale di integrazio-
la redazione del Dossier statistico immigrazione Caritas-Mi-
ne complessivamente superiore (nel
D grantes, pubblica un rapporto sugli Indici di integrazione degli 2011 a primeggiare sono state Macera-
immigrati in Italia. Partendo dalle statistiche, si mostra che è possibile ta, Mantova e Imperia) a quelle che
fanno a capo a grandi città o ad agglo-
arrivare a un ragionamento per indici, cioè a un’analisi più strutturata, merati metropolitani, che incarnano di
che prende in considerazione l’attrattività dei territori, l’inserimento per sé la complessità sociale.
Rispetto al 2009, anno di riferimen-
sociale e l’inserimento occupazionale degli immigrati (e, al loro in-
to del Rapporto precedente, la nona Poveri
terno, gli aspetti correlati a specifici indicatori statistici). Per i diversi edizione, presentata a luglio, mostra
contesti territoriali (province, regioni e grandi aree nazionali) vengono però che la geografia dei territori ita-
liani a più alto potenziale di integra- bambini
stilate graduatorie per ogni indicatore e indice; esse mostrano i diffe- zione è sensibilmente mutata; e non ROMANO SICILIANI
renti livelli di integrazione per i sin- solo perché la griglia degli indicatori
goli aspetti presi in considerazione. si è ulteriormente perfezionata, ma
Per ognuno dei 18 indicatori stati- Dalle statistiche agli soprattutto perché in due anni di crisi il (nostro) futuro a rischio
stici, si sono trasposti i valori su una indici. E dagli indici le condizioni di inserimento sociale e
scala centesimale, attribuendo 100 al a una graduatoria, lavorativo degli immigrati (come, del
territorio di testa, 1 a quello di coda e delineata dall’annuale resto, degli italiani) hanno conosciuto
valori intermedi agli altri. Chi dai nu- Rapporto Cnel. La un generale e diffuso peggioramento. di Diego Cipriani a povertà è una condizione lia, curato del Gruppo Crc, network
meri vuol passare ai concetti, può uti- capacità d’integrazione La circostanza è comprovata dal fat- che tocca più i bambini che di 82 associazioni e organismi (tra cui
lizzare le fasce d’intensità (minima, dei migranti espressa to che i valori massimi raggiunti dalle L gli adulti o gli anziani. Acca- Caritas Italiana) che da anni monito-
bassa, media, alta e massima) in cui dalle regioni italiane regioni che guidano la graduatoria di RAPPORTO de in Europa, dove un mi- ra l’applicazione nel nostro paese
SUI DIRITTI
vengono raggruppati i vari territori. nel 2011 appare sintesi sono sensibilmente inferiori a La copertina nore di 18 anni ha più pro- della Convenzione sui diritti dell’in-
Un indice finale sintetizza i risultati complessivamente quelli rilevati, nelle posizioni di vertice, del volume babilità di essere povero rispetto a un fanzia e dell’adolescenza, documen-
parziali e misura il “potenziale di inte- in calo rispetto ai valori due anni fa. Il Piemonte del 2011 ha dedicato maggiorenne. Secondo le statistiche to delle Nazioni Unite ratificato dal-
grazione” di ogni realtà locale. Con di due anni prima raggiunto un indice di 62,8, inferiore di alla condizione ufficiali, infatti, nel 2011 il 27% dei l’Italia nel 1991.
questo termine si intendono quei fat- ben 8 punti a quello (70,6) che nel 2009 di bambini bambini dei 27 paesi dell’Unione era
e adolescenti
tori oggettivi in grado di condizionare, Indice del potenziale consentiva al Friuli di guidare la stessa in Italia a rischio di povertà ed esclusione so- Continua a concentrarsi a Sud
di integrazione
in positivo o in negativo, i processi di Graduatoria delle regioni (2011) graduatoria (in generale tutto il Nord ciale, contro il 24,3% degli adulti e il Ma torniamo al dramma della pover-
integrazione a livello locale: più la si- REGIONE INDICE D’INTENSITÀ Est – ad eccezione dell’Emilia Romagna 20,5% degli ultra65enni. In Italia non tà minorile. Già due anni fa il Comi-
FASCIA
tuazione degli immigrati, in tali ambi- 1 Piemonte 62,8 Alta – ha conosciuto una notevole contra- va affatto meglio, anzi: il 32,3% dei tato diritti umani dell’Onu aveva sol-
ti, appare relativamente soddisfacente 2 Emilia Romagna 61,7 zione del proprio potenziale di integra- Il rischio di cadere minori è a rischio di povertà, contro lecitato l’Italia a intensificare gli sfor-
all’interno di un territorio, più esso of- FONTE: CNEL – CENTRO STUDI E RICERCHE IDOS 3 Liguria 60,9 zione, come testimonia anche la gra- in povertà tocca più il 28,4% degli adulti e il 24,2% dei più zi per risolvere e a porre in essere
60,8
4 Friuli Venezia Giulia
fre delle precondizioni territoriali fa- 5 Abruzzo 60,2 duatoria per grandi aree). Il potenziale i minori che gli adulti anziani. La cosa tragica è che questa riforme politiche e programmi per ri-
vorevoli all’innescarsi di processi di in- 6 Marche 60,1 Media di integrazione esprersso dall’Italia è e gli anziani. Vale situazione peggiora di anno in anno: solvere efficacemente il problema
59,7
7 Sardegna
tegrazione e più, dunque, il suo poten- 8 Toscana 59,1 insomma più ridotto, a causa del gene- in Europa, vale anche se si confrontano i dati del 2011 con della povertà infantile. Inoltre, chie-
ziale d’integrazione è alto, e viceversa. 9 Trentino Alto Adige 58,3 rale indebolimento delle condizioni so- nel nostro paese. quelli del 2008, si evince un aumento deva di aumentare la partecipazione
10 Valle d'Aosta
57,6
11 Lombardia 54,8 cio-occupazionali che rendono possi- L’Istat annuncia un della povertà minorile nel nostro e in femminile al mercato del lavoro e
Posizioni rimescolate 12 Umbria 53,3 bili i processi di integrazione. altri venti stati, mentre non mancano promuovere modalità di lavoro fles-
I Rapporti Cnel rappresentano un 13 Veneto 52,4 indice per monitorare paesi (Austria, Germania, Portogallo, sibili per entrambi i genitori, anche
14 Lazio 48,6 il problema. Ma anche
esempio lampante di come “ragionare 15 Campania 45,1 Graduatoria grandi aree (2011) Polonia, Regno Unito e Romania) in attraverso l’aumento dei servizi di
per indici” aiuti a conoscere meglio 16 Molise 45,0 1 Nord Ovest 62,0 Alta l’Italia ha bisogno di cui la tendenza è inversa. custodia dei bambini, nonché di au-
l’immigrazione e le dinamiche locali di 17 Sicilia 42,8 2 Centro 59,4 Media un piano straordinario Questi e altri dati sono commen- mentare e favorire il sostegno al red-
18 Basilicata 41,8 3 Isole 52,7
integrazione. In generale, per esempio, 19 Puglia 39,8 Bassa 4 Nord Est 51,0 di contrasto tati nel sesto Rapporto su I diritti dito per le famiglie (anche di origine
si conferma che le province raccolte 20 Calabria 36,8 5 Sud 33,0 Bassa del fenomeno dell’infanzia e dell’adolescenza in Ita- straniera) a basso reddito con figli.
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