INTRO GENERALE » area di lavoro » Libri 2013 » Povertà in Italia: dati e politiche 
Giovedì 23 Gennaio 2014
Povertà in Italia: dati e politiche   versione testuale

In occasione della Giornata Internazionale Onu per lo sradicamento della Povertà, Caritas Italiana ha diffuso, come negli anni precedenti, un documento di analisi del fenomeno della povertà economica e di valutazione delle politiche nazionali di contrasto. È la prima di una serie di pubblicazioni che, nel corso del 2014, approfondiranno il tema della povertà economica nel nostro paese, da diversi punti di vista. All’interno del documento vengono presentati dati aggiornati al primo semestre 2013 sulle persone che si rivolgono ai Centri di ascolto della Caritas.


 cover documento 2013Leggi il comunicato stampa (.pdf)

 Leggi il Documento in versione integrale (.pdf)

Guarda le slides di presentazione dei dati di sintesi del Documento

 Manifesto Caritas della Giornata (.pdf)

 

Da un monitoraggio sul 24% dei Centri d’Ascolto (369 in 53 diocesi), emerge che delle 41.529 persone che si sono rivolte ai Centri Caritas, il 31% sono italiane, il 53,6% sono donne, il 62,4% è disoccupato e il 74,7% ha figli. Solo negli ultimi due anni le richieste di beni e servizi materiali (abiti, cibo, igiene personale, ecc.) sono passate dal 67,1% al 75,6% delle richieste totali con un incremento dell’8,5%.


Viene inoltre offerta una prima valutazione della legge di stabilità 2014, appena presentata nella sua bozza del 15 ottobre 2013 e vengono illustrate in modo sintetico le principali linee di attività della Caritas e delle Chiese locali, in tempo di crisi, a favore delle persone e delle famiglie in difficoltà. In particolare si evidenziano le risorse aggiuntive messe a disposizione nel 2013 per sostenere gli interventi delle Caritas diocesane per acquisto di beni di prima necessità, contributi al reddito, microcredito, voucher lavoro e sostegno alle esigenze abitative. Solo da giugno a settembre 2013 sono pervenute a Caritas Italiana 22 richieste, finanziate con un importo totale di 600.000 euro.


Per meglio contestualizzare la situazione italiana, il documento considera anche la dimensione europea, con dati sulla diffusione della povertà e valutazioni sulle politiche europee.