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Martedì 14 Settembre 2021
Il Direttore di Caritas Italiana nominato Commendatore dell'Ordine della Stella d'Italia   versione testuale

L’Ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede Pietro Sebastiani ha consegnato questa mattina a mons. Francesco Soddu, Direttore di Caritas Italiana, l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine della Stella d'Italia (già Stella della Solidarietà Italiana).
 
“L'onorificenza a mons. Soddu, da parte della Repubblica – ha dichiarato l’Ambasciatore Sebastiani -, è un riconoscimento all'altissima conduzione della Caritas Italiana negli ultimi 9 anni, ma in quest'anno che marca il 50° della sua istituzione voluta da papa Paolo VI, è anche un segno di riconoscimento per la stessa Caritas, per tutto quello che essa costituisce di importante nella società italiana, nel suo essere sempre vicina agli ultimi. La Caritas infatti è stata al fianco degli italiani in tutti questi 50 anni in tante tragiche circostanze, calamità naturali, ma soprattutto nell’assistenza agli ultimi, alle diffuse povertà che purtroppo sono cresciute prima con la crisi economica e finanziaria, ed oggi con la pandemia”.
 
L’incontro a Palazzo Borromeo, Ambasciata italiana presso la Santa Sede, ha visto inoltre un momento di dialogo con il presidente dell’INPS, prof. Pasquale Tridico, su “Istituzioni e contrasto alla povertà”.
 
L'onorificenza è concessa dal Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro degli Affari Esteri, sentito il Consiglio dell'Ordine ed è destinata a coloro che abbiano acquisito particolari benemerenze nella promozione dei rapporti di amicizia e di collaborazione tra l'Italia e gli altri Paesi e nella promozione dei legami con l'Italia.
 
Come emerso anche lo scorso giugno nell'incontro con il Presidente della Repubblica in occasione del 50° di Caritas Italiana, quest’ultima, organismo pastorale della Chiesa in Italia, anche in questa fase di luci e ombre che caratterizza la difficile uscita dalla pandemia, continuerà ad essere la voce degli ultimi. Nella consapevolezza che, solo unendo le forze e mantenendo sempre uno sguardo globale, riusciremo a contribuire alla ricostruzione di comunità territoriali solidali, inclusive e capaci di speranza.