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Giovedì 8 Aprile 2021
Caritas Ales-Terralba   versione testuale
Ciclo di incontri "10 storie"
   
Tutto pronto per il ciclo di incontri intitolato “10 storie”, promosso dalla Caritas diocesana di Ales-Terralba. L’iniziativa è inserita nel più ampio progetto “Duc in Altum” – Abbi cura di lui – e comprende dieci appuntamenti ideati per raccontare altrettante storie di persone che hanno coltivato passioni e inseguito sogni con impegno e dedizione.

Ogni puntata un nuovo ospite si racconterà e dialogherà con alcuni studenti degli istituti superiori del territorio, presenti nel salone del Centro Pastorale di San Gavino, dal quale saranno trasmessi i video. I ragazzi potranno porre delle domande all’ospite e il pubblico da casa potrà scrivere messaggi nella pagina Facebook della Caritas di Ales-Terralba.

Le prime cinque storie saranno trasmesse il venerdì per 5 settimane alle ore 18, a partire dal 9 aprile, in diretta streaming attraverso il canale YouTube della diocesi di Ales-Terralba e nella pagina Facebook della Caritas diocesana Ales-Terralba. I cinque ospiti sono: Matteo Marrocu, imprenditore e presidente della Società Calcistica Villacidrese; Benito Urgu, attore, cantante e comico; Claudia Aru, musicista e vocal coach; Giuditta Sireus, manager culturale; Marco Pala, esperto in cooperazione internazionale. La seconda parte, con altre cinque storie, il prossimo autunno.

«Tale rassegna ha come mission la possibilità di rivolgere una parola di motivazione, orientamento e supporto per i giovani che, al termine degli studi superiori, si apprestano a compiere “le scelte” più significative per il loro futuro, per la loro vita» spiega il coordinatore Davide Curreli. «Umberto Galimberti afferma che i giovani oggi non si trovano più davanti a un futuro promessa, bensì ad un futuro minaccia. Non si fa fatica a comprendere questo pensiero: tra i tanti bastano due esempi che riguardano la soluzione professionale (da certa a instabile e precaria) e la dimensione affettiva (dalla concretezza relazionale al marasma di rapporti sempre più superficiali e “distanti”). Eppure noi non ci arrendiamo a questa analisi. Ai ragazzi non servono controrisposte teoriche: servono storie di vita concreta, colme di sacrificio, passione, coraggio, impegno e senso etico».