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Venerdì 21 Luglio 2017
Caritas Pescara – Penne   versione testuale
Ristorante-pizzeria la "Cuccumella", segno della volontà di rinascita dopo la tragedia del Rigopiano
    
Domenica 23 luglio sarà inaugurato a Farindola (PE) il ristorante-pizzeria la "Cuccumella”, della Coperativa Tu.Te.Ve. (Turismo terre vestine). Alle ore 18 mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, raggiungerà, insieme a mons. Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, e a monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara – Penne, la cittadina in provincia di Pescara per sostenere l’attività di ristorazione definita come «un nuovo inizio – spiega Paolo Misero, presidente della neonata Tu.Te.Ve. – il simbolo di una rinascita, un barlume di speranza, un’opportunità per una comunità in ginocchio dopo la tragedia di Rigopiano».
  
Costante il ruolo della Chiesa in questo progetto ideato solo dopo un meticoloso lavoro di prossimità della Caritas locale con gli abitanti del territorio. «Siamo stati presenti – afferma don Marco Pagniello, direttore della Caritas di Pescara-Penne – per sostenere spiritualmente e psicologicamente, con professionisti e volontari, coloro che direttamente o indirettamente sono stati coinvolti nella tragedia dello scorso 18 gennaio e Tu.Te.Ve. è, sicuramente, il risultato di un percorso intrapreso insieme».
   
La cooperativa, costituita da 7 amici impegnati nel lavoro al Resort distrutto dalla valanga, è stata affiancata in fase di progettazione dalla Caritas diocesana e dall’Agenzia Wolftour di Penne e ha ottenuto un finanziamento dalla Cei di 250.000 euro per l’avvio dell’attività di ristorazione. «È un progetto importante per tutto il territorio – conclude don Pagniello – perché oltre a riattivare la rete economica e sociale della zona è segno della volontà di rinascita della gente del posto. Da parte nostra, in rete con la Chiesa italiana e con le innumerevoli iniziative di Caritas Italiana a sostegno dell’imprenditoria locale, continueremo a sostenere Tu.Te.Ve, e a scommettere sull’idea coraggiosa di Paolo e dei suoi colleghi”.