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Mercoledì 24 Agosto 2022
Sei mesi di guerra in Ucraina: proseguono gli interventi Caritas   versione testuale
Quasi 200 minori ucraini accolti in due campi estivi in Italia. Un gruppo ha partecipato all’Udienza generale di papa Francesco
   
La guerra in Ucraina continua ad avere un impatto devastante sulle famiglie e in particolare sui bambini. «C'è anche un grande vuoto nell'istruzione» raccontava già a maggio padre Vyacheslav Grynevych, direttore Caritas Spes, aggiungendo: «La guerra ha esasperato tutto. Nonostante sia garantita almeno la didattica a distanza per molti, non è come essere e vivere davvero la scuola. È preoccupante sapere che stiamo perdendo la generazione del nostro futuro». Caritas Italiana ha quindi prontamente dato la sua disponibilità a entrambe le Caritas nel Paese, Caritas Spes e Caritas Ucraina, per offrire accoglienza per il periodo estivo a dei minori ucraini.
   
Grazie alla disponibilità di alcune diocesi in Lombardia e Toscana, in collaborazione con le Acli e con il sostegno delle Banche di Credito Cooperativo, sono stati organizzati due campi estivi per 192 minori in età compresa tra 1 e 18 anni con i loro accompagnatori. Il primo gruppo resta in Italia dal 16 al 26 agosto, mentre un secondo gruppo dal 20 al 30 agosto. Hanno così la possibilità di trascorrere in sicurezza e serenità un periodo al di fuori del tragico contesto di guerra in cui è immerso il loro Paese che auspichiamo possa alleviare la loro tensione psicologica aiutandoli, una volta rientrati a casa, a riprendere il percorso scolastico e la routine quotidiana con meno stress e più fiducia nel futuro. Anche per le comunità che accolgono è una preziosa opportunità di incontro e di arricchimento, un impulso vitale e generativo. Per tutti un’occasione per interrogarci sul flagello della guerra e su come alimentare ogni giorno una cultura di pace.
 
E mercoledì 24 agosto uno dei due gruppi ha partecipato all’Udienza generale di papa Francesco e poi è stato guidato in una visita alla capitale. «Caritas Italiana – spiega don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana – ha proposto alle Caritas ucraine questa iniziativa che è stato possibile concretizzare grazie anche alle generose donazioni ricevute e ha individuato strutture disponibili per ospitare due gruppi di minori, insieme ai loro accompagnatori. Diverse associazioni stanno aiutando nell'animazione e famiglie e realtà locali si sono messe a disposizione per far trascorrere loro un periodo di serenità». Le foto della giornata | Un breve video di Papa Francesco con i bambini ucraini
 
 

 
A sei mesi dall’inizio della guerra Caritas Italiana, in coordinamento con la rete internazionale, resta accanto alla popolazione colpita, supportando anche le Caritas dei Paesi confinanti per l’accoglienza delle persone in fuga, garantendo le azioni necessarie per rispondere ai bisogni più urgenti e contribuendo, grazie alla disponibilità delle varie diocesi, all’accoglienza di quanti arrivano in Italia.
 
Rapporto "Emergenza Ucraina – La risposta Caritas" .pdf (aggiornamento 23 agosto 2022)
INDICE | Ieri: dal 2014, 8 anni di guerra | Oggi: una guerra senza treguaLa risposta di Caritas in Ucraina | Interventi umanitari nei Paesi limitrofi | La risposta di Caritas Italiana | Accoglienza in Italia e sostegno all’estero | Approfondimenti e aggiornamenti
  

 
Crescenti sono le richieste di aiuto alle quali le Caritas in Ucraina sono al lavoro per dare una risposta capillare su tutto il territorio nazionale. In particolare:
- CARITAS UCRAINA può contare su 42 centri Caritas, 448 centri parrocchiali, 129 rifugi per le persone colpite dalla guerra;
- CARITAS SPES ha attivato più di 15.000 insediamenti (centri di accoglienza, mense, ecc.) anche in alcune zone del fronte, 2 centri di raccolta e stoccaggio di beni umanitari, a Leopoli e Mukachevo, 6 poli regionali di stoccaggio e smistamento di beni umanitari, 24 centri locali che distribuiscono aiuti umanitari, un call center dedicato all’orientamento di chi rientra in Ucraina.
  
Caritas Ucraina e Caritas Spes hanno assistito finora circa 3,5 milioni di persone fornendo accoglienza e riparo, protezione, cib,o e beni di prima necessità, acqua e servizi igienico-sanitari, assistenza medica.
La rete Caritas è al lavoro anche nei Paesi confinanti per dare accoglienza ai rifugiati ucraini che al 31 luglio erano già oltre 10,3 milioni.
 
 
COME CONTRIBUIRE
 
È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana (Via Aurelia 796 - 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line, o bonifico bancario (causale “Europa/emergenza Ucraina”) tramite:
 
Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474
Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119

PER INFORMAZIONI
 
Si tratta di un'emergenza complessa e Caritas Italiana - grazie ai contatti costanti con le Caritas locali, la rete internazionale e le Caritas diocesane italiane - monitora costantemente la situazione per adattare le risposte ai bisogni reali. Ringraziamo quanti stanno donando con generosità attraverso i diversi canali attivati e quanti con altrettanta generosità ci stanno facendo pervenire direttamente o tramite le Caritas delle rispettive diocesi la loro disponibilità a dare una mano in diversi modi per questa emergenza. Per facilitare la comunicazione con Caritas Italiana sono stati attivati i seguenti contatti:
  • per specifiche richieste concernenti l'accoglienza in Italia si possono inviare e-mail a accoglienza@caritas.it;
  • per specifiche richieste concernenti donazioni e proposte di collaborazioni/accordi si possono inviare e-mail a donazioni@caritas.it;
  • per specifiche richieste concernenti disponibilità ad attività di volontariato si possono inviare e-mail a volontariato@caritas.it.
Per informazioni generali: emergenzaucraina@caritas.it.